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Dopo il pareggio con il Torino, l’Inter è ora costretta a rincorrere il Milan. Nella lotta scudetto ci sono anche Napoli e Juve.
“Pioli si porta dietro la nomea di uno che cala alla distanza, ma non è del tutto vero. Due anni fa il finale rossonero fu eccellente (24 punti nelle ultime 10), ma anche nella prima stagione alla guida di Fiorentina e Lazio (nella seconda fu entrambe le volte esonerato) fece meglio nel ritorno che all’andata. Detto che Allegri è un regolarista eccezionale che ha sempre fatto lo stretto necessario (questa spiega la prepotente rimonta de 2016, con 52 punti nel girone di ritorno, e il brusco rallentamento del 2019, con lo scudetto in tasca già da un pezzo) e che Spalletti ha avuto sia finali in crescendo (2006, 2016, 2017) sia in calando (2007, 2018, 2019), l’unico a cui le volate vanno regolarmente di traverso è Simone Inzaghi, che nelle cinque stagioni alla Lazio ha sempre fatto meglio nella prima parte (1,96 punti a partita) che nella seconda (1,69), con l’eccezione nell’anno scorso (34 punti a girone). In particolare nelle ultime dieci partite, cioè quelle che ancora mancano all’Inter, viaggia a una media di un punto e mezzo a gara, che è più o meno la stessa (1,44) che sta tenendo nel ritorno. C’è una costante Inzaghi e l’Inter la sta scontando per intero”, questa l’analisi di Repubblica.
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