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L'Inter batte l'Atalanta, la scavalca in classifica ed in attesa di Lazio-Torino, si installa al quarto posto ma, quello che esce dal Meazza, dopo il 7-1 di ieri, è un chiaro messaggio all'Italia del pallone: i nerazzurri, diventeranno una squadra in grado di rivaleggiare con la Juve, se in estate si rafforzerà nel modo giusto. Non manca molto: due-tre correttivi — ricambi di livello — e un acquisto-ciliegina a rifinire la torta. Massimo merito tecnico-tattico di Stefano Pioli ci sembra quello di aver reso sostenibile il talento di Banega, cosa su cui si era schiantato il predecessore De Boer, anche se è vero che l’allenatore olandese non disponeva di Gagliardini. L’ex atalantino è diventato in fretta trave portante del centrocampo e permette a Kondogbia di esprimersi con fiducia e tranquillità. E’ vero che, contro la Roma, «Gaglia» aveva sofferto da matti la strapotenza di Nainggolan, ma il test di ieri, contro i suoi vecchi compagni, squadra rivelazione del campionato, lo ripropone ai massimi livelli, Nazionale inclusa. Banega, Gagliardini, Kondogbia e gli altri dovevano affrontare un esame di maturità: l’hanno superato a pieni voti.
(Gazzetta dello Sport)
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