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Inter, questo il segreto di Inzaghi. Viene da chiedersi una cosa. Nell’ultimo periodo…

Poche volte si è sottolineato come per larghi tratti della stagione Simone Inzaghi abbia dovuto fare a meno di alcuni uomini chiave

Poche volte si è sottolineato come per larghi tratti della stagione Simone Inzaghi abbia dovuto fare a meno di Romelu Lukaku e Marcelo Brozovic, senza dimenticare Skriniar. Pedine fondamentali che il tecnico è riuscito a recuperare (Lukaku e Brozovic)" soltanto nell'ultimo periodo. Recuperi importanti soprattutto perché hanno permesse la tecnico di ruotare i suoi uomini.

"L'importanza della panchina si sta materializzando sotto i nostri occhi. E non è una questione di panchina lunga, cliché abusato nei bar sport", sottolinea Libero. "Conta la qualità e l’affidabilità delle riserve, non quante esse sono. Lo dimostra il Milan che ha una rosa lunghissima, addirittura ha qualche terza linea dietro la seconda. Il rischio è fare confusione, infatti Pioli è passato dal dimenticarsi di Adli a schierarlo in quella che lui stesso ha definito una partita fondamentale. Meglio averne pochi e cercare di portare tutti ad un livello simile, in modo che al variare degli addendi non cambi il risultato. È quel che è riuscito a fare Inzaghi nell’ultimo periodo".

"Solo nell’ultimo, ed è questo il problema del resto di stagione. Non aveva quei tre o quattro giocatori in più allineati con gli undici prescelti. Sembra una banalità affermare che gli infortuni di Brozovic e Lukaku abbiano compromesso il campionato dell’Inter ma, vedendo la squadra veleggiare ora sia con che senza di loro, si può dire serenamente che è una pura verità. Anche Lautaro e Dzeko, giocando meno, sono più lucidi. E quindi decisivi. Certo, bisognerebbe poi evitare di distrarsi quando i giochi sembrano chiusi, sia con i titolari sia con le riserve in campo, problema che all’Inter è accaduto troppo spesso in questo campionato".

"Anche Sarri usa le rotazioni scientifiche ma sta pagando l’uscita dall’Europa, che dà più di quanto tolga. Citofonare Mourinho per delucidazioni in merito. Il portoghese invidia la rosa di Inzaghi e lo ripete ogni volta che può, ma si fa bastare la sua con una gestione creativa. Stavolta non convoca Rui Patricio e Dybala per permettere loro di pensare solo all’Europa League, che ormai vede come occasione irripetibile e porta più vicina per l’ingresso nella prossima Champions. Anche questa è strategia. Considerare le risorse a disposizione e inventare un modo per valorizzarle tutte. L’Inter è quella che ci è riuscita meglio ma solo nell’ultimo periodo. Viene da chiedersi come sarebbe andata se le avesse avute tutte dall’inizio".

(Libero)