"È una cosa rara, l’arrivo di un nuovo allenatore di solito coincide con una rivoluzione rispetto alla gestione precedente perché questa era esaurita, invece la guida di Spalletti e quella di Conte avevano ancora qualcosa da dare quando sono terminate, così come - ovviamente - quella in corso. Non c’è mai stata una tabula rasa ma una stratificazione costante, e in questo passaggio Inzaghi è stato magistrale: non ha solo preservato una struttura ma l’ha valorizzata, evoluta, elevata nel tempo, in modo organico, un passo alla volta senza mai strappare
(Fonte: Libero)
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