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"Il primo tempo è stata la peggiore interpretazione stagionale dei nerazzurri, forse anche più di Monza. E il turnover c’entra fino a un certo punto. Contro lo Young Boys, decimo nel non galattico campionato svizzero, 0 gol fatti e 8 subiti nelle precedenti partite di Champions, dovevano bastare e avanzare le seconde linee, di qualità comunque superiore ai rivali. C’entrano molto di più un approccio di burro e l’incapacità di pareggiare l’intensità agonistica di avversari modesti, ma dal cuore torrido. E siccome a Milan (nel primo tempo) e Juve (per tutto il match) è successa la stessa cosa, è bene che ci facciamo qualche domanda. Un turno che doveva essere il più morbido degli otto si è trasformato in un atto di accusa verso le grandi del nostro calcio. Grandi? Ha ragione Fabio Capello: sul piano della lotta e dell’intensità agonistica paghiamo sempre e rendiamo gli avversari più forti di quel che sono. Comunque, dopo tanta sofferenza, dopo le parate di Sommer, un salvataggio di Pavard sulla linea e un palo amico, Inzaghi ha inserito i mammasantissima nella ripresa e ha messo le cose a posto. Dimarco il migliore, Thuram decisivo, prezioso Zielinski in regia. L’Inter ha fallito un rigore con Arnautovic, poi sui titoli di coda ha trovato una vittoria che punisce esageratamente i generosi svizzeri e consente a Inzaghi di avvicinarsi alla Juve con animo leggero", analizza Gazzetta.
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