L'edizione odierna di "La Repubblica" evidenzia i meriti di Stefano Pioli e spiega come il lavoro del tecnico emiliano cominci finalmente a vedersi
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Inter, si vede la mano di Pioli. E pensare che certi cattivi consiglieri avevano…
Il tecnico emiliano sta risollevando il morale di una squadra che sembrava ormai senza obiettivi
"Per almeno un tempo persino superiore, si flette, anzi crolla di schianto, e dopo è tutta discesa, ci pensa Icardi: il 2-0 arriva 2’ dopo con una magnifica torsione aerea di Maurito (quinto gol di testa, record in A) che gira intorno a un de Vrij già al mare, il 3-0 al 20’ con un destro rasoterra in mischia su punizione toccata da Banega, ed è un gol che esce da uno schema ben preciso. Perché c’è del lavoro, quotidiano e certosino, dietro questa Inter crescente, che non a caso coglie la terza vittoria consecutiva tenendo la porta intonsa per la terza partita di fila: solo di equilibrio difensivo aveva bisogno per migliorare. C’è il lavoro di Stefano Pioli, l’allenatore necessario dopo la disastrosa gestione de Boer, e ricordiamo solo en passant come Pioli fosse pronto già da un mese e invece si preferì continuare insensatamente con de Boer, senza contare come certi cattivi consiglieri avessero osato proporre i nomi di Marcelino o Zola. Insomma, l’Inter ha perso un sacco di tempo, ma ora sta provando a recuperare e passerà un Natale sereno, perché la zona Champions ormai è lì".
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