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Come ribadito più volte dall'ad Marotta, le cessioni di Lukaku e Hakimi hanno permesso di mettere in sicurezza l'Inter. Vero, ma i problemi economici di Suning continuano ad agitare l'ambiente nerazzurro. Il Corriere dello Sport spiega la situazione della famiglia Zhang:
"L'Inter si appresta a chiudere un bilancio in grave perdita, come tutti i club italiani, mentre il 2021/22 potrebbe assumere connotati decisamente più rosei, grazie alle ricche plusvalenze realizzate con le cessioni eccellenti. Non è tuttavia l'aspetto economico a doversi tenere in osservazione, bensì la cassa. Coi proventi delle cessioni (Lukaku sarà probabilmente saldato dal Chelsea a rate) bisognerà in ogni caso onorare i debiti verso Real (dovrebbe residuare una trentina di milioni) e Manchester United (una cinquantina). Si dovrà poi far fronte a una gestione che continua a bruciare cassa (almeno 10 milioni al mese). Per avere un'idea: partendo a giugno 2020 con 88 milioni in cassa, provenienti in gran parte dalla cessione di Icardi e pure con i proventi (67 milioni) di un prestito obbligazionari, l'Inter aveva necessitato di 50 milioni in extremis per bilanciare le uscite di cassa a fine maggio onorando con ritardo gli stipendi.
Quest'anno ci saranno gli incassi di San Siro e i proventi delle cessioni, ma resta che i costi di gestione dell'Inter superano i ricavi di almeno un centinaio di milioni. In questa situazione poco equilibrata, senza la presenza di un azionista in grado di sostenere il club con apporti di cassa, il management non potrà continuare a vendere i gioielli ogni anno per pareggiare le uscite. Può funzionare l'iniziativa Interspac a prescindere dalle dichiarazioni di Marotta? Molto difficile, anzitutto perché non si vede come l'eventuale acquisto di una quota di minoranza da parte di un soggetto terzo possa incidere sullo squilibrio economico strutturale del club. Più facile che Zhang cerchi un compratore per uscire nel meno peggiore dei modi. Una soluzione a cui sarebbe interessata Oaktree che dovrà rientrare del prestito concesso, ma anche il misterioso investitore asiatico LionRock titolare del 32%, finora silente. Di potenziali trattative arrivano rumours però mancano le conferme ufficiali da parte della proprietà e del management. Almeno per ora".
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