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GdS / Inter, tifosi furiosi e club deluso: se Skriniar resta niente fascia. Lo spogliatoio…

Alessandro De Felice

L'ambiente nerazzurro spinge per l'addio subito del difensore slovacco: se dovesse restare via la fascia da capitano

La storia tra Milan Skriniar e l'Inter è ai titoli di coda. Il difensore slovacco ha confessato di aver già siglato l'accordo con il Paris Saint-Germain e dunque lascerà Milano e la squadra nerazzurra. Restano da capire, però, le tempistiche della cessione.

L'Inter, infatti, vuole 20 milioni di euro per lasciar partire lo slovacco subito, cifra che al momento è considerata troppo alta dal PSG. In attesa di novità, in casa nerazzurra ci si interroga sui vari scenari.

Se da una parte con l'addio il club nerazzurro dovrebbe correre ai ripari e acquistare subito un sostituto, dall'altra ci si chiede cosa potrebbe succedere in caso di permanenza forzata fino a giugno.

"Non c’è un abitante del pianeta Inter, che sia tifoso, dirigente o perfino giocatore, a non essere d’accordo su un punto: per il bene di tutti sarebbe meglio che Milan Skriniar cambiasse aria subito" sottolinea La Gazzetta dello Sport.

Il quotidiano spiega che in ogni caso gli sarà tolta la fascia da capitano:

"Vada come vada, la fascia non sarà più al suo braccio. [...] Anche se alla fine dovesse restare ad Appiano, il club ha deciso che da qui alla fine non sarà mai più il capitano dell’Internazionale. Questo ruolo è assegnato con un semplice calcolo numerico, spetta al giocatore in campo dall’inizio con più presenze sul groppone: Skriniar sarebbe il quarto in linea dinastica, dietro ad Handanovic, D’Ambrosio e Brozovic, tutti quasi sempre fuori quest’anno per motivazioni varie. Ecco, da adesso in poi, il difensore sarà depennato dalla lista. E Lautaro, che aveva la fascia a Cremona, scalerà una posizione nella gerarchia".

Tifosi e spogliatoio 'spingono' per un addio immediato:

"Basta surfare sui social per capire l’aria che tira: uno dei nerazzurri più amati degli ultimi anni si è trasformato agli occhi di molti. Si passa dagli insulti, pesanti e inaccettabili, alla semplice voglia di accompagnarlo alla porta senza rimpianti. Più che la decisione, in fondo legittima, è contestato il silenzio delle ultime settimane. E certe smaccate dichiarazioni d’amore di qualche mese fa ora sembrano stonate. Anche i compagni hanno percepito come questa sia una situazione potenzialmente tossica per lo spogliatoio, senza sottovalutare la delusione della società: dopo la mancata cessione estiva, i dirigenti avevano percepito una disponibilità al rinnovo".