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Inter, solito problema in attacco. C’è solo la ThuLa: Arnautovic e Taremi non incidono

Andrea Della Sala Redattore 
Come lo scorso anno, l'Inter si ritrova ad avere le rotazioni in attacco ridotte. Le alternative non riescono a essere all'altezza

Sebbene non sia il miglior avvio di stagione per Lautaro Martinez, il Toro e Thuram rimangono la coppia migliore da schierare per Inzaghi. Come lo scorso anno, il tecnico ha le rotazioni limitate davanti, visto che il rendimento delle alternative non convince.

""Lautaro fatica a entrare in forma. Thuram è stanco e ha perso la brillantezza di qualche settimana fa. Sta di fatto che, insieme, hanno comunque raccolto un bottino di 14 reti: 8 il francese e 6 l’argentino. Vero che un anno fa, dopo le stesse gare di campionato, erano 19, 5 in più. Con il Toro, soprattutto, a fare la differenza, grazie a 14 centri. Il vero problema però è che, adesso come allora, alle spalle della coppia titolare, non ci sono vere alternative. L’ingaggio di Taremi, con il suo profilo e curriculum internazionale, doveva essere la soluzione. Alla riprova dei fatti, invece, dopo un avvio incoraggiante, l’iraniano non sta incidendo. A oggi, dunque, nulla è cambiato rispetto allo scorso anno: o segnano Lautaro o Thuram, oppure l’attacco si ritrova spuntato", scrive il Corriere dello Sport.

"Taremi, appunto, e Arnautovic sono fermi a 2 gol, entrambi in Champions, uno dei quali su rigore. Inutile chiedere qualcosa a Correa, che non ha trovato sistemazione in estate e che è rimasto in campo appena 38’. In ogni caso poco, troppo poco. Il quadro è pressoché identico a quello di 12 mesi fa. Allora, assieme ad Arnautovic c’era Sanchez, e in due avevano segnato appena una rete: autore il cileno, in Champions. Lautaro e Thuram sono stati obbligati a fare gli straordinari per tutto il resto della stagione. Con il risultato che contro l’Atletico Madrid, negli ottavi di Champions, le fatiche accumulate si sono fatte sentire tutte in una volta. E la corsa europea dell’Inter si è interrotta...".

"Se, come più volte ribadito, l’obiettivo della squadra nerazzurra per questa stagione è di bissare lo scudetto, ma anche di andare fino in fondo in Champions, è chiaro che, là davanti, Lautaro e Thuram non possano essere sufficienti. Significa che gli altri si devono dare una svegliata. Taremi soprattutto che, peraltro, è sempre stato titolare in Champions. L’iraniano è partito bene con il Manchester City, è salito sugli scudi con la Stella Rossa, per poi spegnersi con lo Young Boys e faticare anche con l’Arsenal. In campionato ha avuto meno spazio, giocando dall’inizio solo con il Lecce. Forse si aspettava di più. Ma tocca a lui per primo scuotersi, perché, appunto, la fiducia l’ha avuta. In merito ad Arnautovic, è difficile stabilire quale debba essere il suo contributo. Ha cominciato con l’atteggiamento giusto, ma resta un giocatore che si fa condizionare troppo dagli episodi. Il rigore fallito con lo Young Boys, infatti, lo ha buttato giù. Si è poi aggiunta un’infezione all’occhio che lo ha di fatto tolto dalle rotazioni. Ad aprile compirà 36 anni, mentre a giugno si concluderà il suo contratto. L’addio sarà inevitabile", aggiunge il quotidiano.