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L'Inter vince contro il Palermo e rispetto alla coppa Mancini preferisce un attaccante, Palacio, a un centrocampista, Brozovic. Il Giornale commenta così: «C'è una partita da vincere e basta, e poi l'argentino ormai funge da trequartista, regista dell'attacco nerazzurro. Due indizi fanno una prova: al 23' manda in gol Icardi, la palla è la stessa di sette giorni fa allo Juventus Stadium, stavolta Maurito ci si avventa con rabbia e la butta dentro: dodicesimo sigillo in campionato. Subito dopo sempre Palacio libera al tiro Ljajic, ma il serbo svirgola perché una doppietta in 28' per lui sarebbe stato davvero troppo! A quel punto l'Inter respira, Mancini si concede anche qualche interessante sviluppo tattico come quando inverte completamente le fasce: Nagatomo e Ljajic da destra a sinistra, D'Ambrosio e Perisic a fare il percorso inverso. Poi cambia di nuovo, ma stavolta solamente gli esterni offensivi. Ma l'errore è pensare a un Palermo rassegnato, e il gol arriva un minuto prima dell'intervallo: Rispoli va via indisturbato e appoggia in area per Vazquez che riapre le danze, complice la dormita di Miranda e la tenera opposizione del portiere nerazzurro. Il gol, anche per l'improvviso freddo, regala qualche brivido in più per l'Inter che a inizio ripresa parte con il freno a mano tirato. A togliere dall'imbarazzo una ripartenza da manuale: Ljajic detta, Icardi rifinisce e Perisic in tuffo cala il tris e chiude la partita se mai si fosse riaperta. Per il croato una sorta di volo d'angelo che rilancia l'Inter nella corsa alla Champions».
(giornale)
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