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A partire da lunedì (resta da vedere se con un'Inter ancora in Champions o meno), la missione di Luciano Spalletti sulla panchina dell'Inter sarà terminata. Dopo di lui, spazio al nuovo ciclo targato Antonio Conte. Di certo, qualcosa si può imputare all'uomo di Certaldo vista la stagione sofferta dei nerazzurri. Di certo, però, con Icardi e Perisic a livelli superiori, l'annata della squadra avrebbe potuto avere un volto del tutto diverso:
"Chissà che Inter sarebbe stata, con questi due al loro abituale livello, senza il libretto dei «casini» sempre a portata di mano. Perché la verità è che Spalletti li ha avuti sotto ritmo, sotto standard, sotto tutto. Basti un dato, a rendere la lettura molto più semplice: delle 55 reti nerazzurre in campionato, solo due sono state confezionate in tandem dalla coppia scoppiata, a Ferrara contro la Spal (unico gol decisivo) e a Marassi col Genoa. Tanto per intendersi: nello scorso campionato era accaduto sette volte. E tutte in un’unica (logica) direzione, ovvero i sette assist di Perisic a Icardi. È l’asse che è venuto meno a questa Inter, su cui di fatto poggiava la squadra della scorsa stagione e in linea teorica sarebbe dovuta crescere e migliorare quella attuale. In fondo, c’è anche il numero complessivo che qualcosa spiega: Spalletti ha perso per strada 21 gol, dal totale reti realizzate solo da Icardi e Perisic nello scorso torneo. E allora ci si stupisce meno se in tutto la squadra è a 11 gol di distanza dalla quota segnata 12 mesi fa", scrive la Gazzetta dello Sport.
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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