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Inter, Spalletti manda Icardi a parte: lui resta spiazzato. Si sarebbe aspettato di…

Marco Astori

Ieri l'argentino si è allenato prima coi compagni, per poi proseguire con un lavoro personalizzato

Ieri è stata la giornata di Mauro Icardi. Dopo ben 36 giorni, l'ex capitano ha svolto il primo allenamento in gruppo, per poi proseguire con un lavoro personalizzato nel corso della giornata. Ma questa decisione, riporta Libero, non ha trovato l'argentino completamente d'accordo: "La normalità che non ti aspetti. Che sorprende e che finisce in freddezza. Dopo lo scontro tra tv e social e la rappacificazione in ufficio, ora tocca alla parte più difficile, il campo. Si può riassumere così il giorno del ritorno in gruppo di Mauro Icardi. Si è presentato puntuale come sempre alla Pinetina, si è cambiato come sempre nello stesso spogliatoio, insieme ai compagni non convocati dalle nazionali e poi in campo. Nessun cenno a quanto successo nell'ultimo mese, come se tutto fosse cancellato da una trattativa tra dirigenti, avvocati e procuratori. Ma ci sono sempre la squadra e l'allenatore e da questo punto di vista per ora Mauro ha preferito soprassedere e questo forse non è l'atteggiamento che ci si aspettava all'Inter. Il solito riscaldamento in cerchio, Luciano Spalletti come sempre è passato a salutare tutti, uno per uno, a tutti ha stretto la mano. Anche all'ex capitano che per la prima volta non andava a fare la seduta di fisioterapia da quel 13 febbraio in cui gli fu tolta la fascia. Poi succede che la squadra passi al lavoro sul campo, con il pallone.

E l'allenatore di Certaldo si rivolga direttamente a Icardi: «Adesso Mauro tu prosegui con un lavoro personalizzato», più o meno il senso del discorso. Niente partitella, niente primo gol del capitano sfasciato, che non fa una piega e si adegua anche se rimane sorpreso, spiazzato. Il tutto sotto gli occhi dell'ad Beppe Marotta, del ds Piero Ausilio e del dg Giovanni Gardini, saliti alla Pinetina per il giorno tanto atteso. Per un infortunato fermo da trentasei giorni, è ovvio che il ritorno in gruppo proceda per gradi. Quindi per l'Inter la giornata si può riassumere: «Tutto normale». Ma qui non si sta parlando di un infortunato qualunque. E infatti trapela la delusione, il malumore del giocatore e non solo che probabilmente si sarebbe aspettato di fare tutta la seduta con il resto della squadra. Così non è stato. Non resta che prendere coscienza che il cammino verso il ritorno in campo non è così semplice, che la pace firmata dopo quindici giorni di trattative tra Marotta, l'avvocato Nicoletti e gli Icardi's deve essere poi suggellata sul posto di lavoro".