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"Se la Juve esprime la forza della gioventù, l’Inter risponde con quella dell’esperienza. Esperienza di vertice soprattutto. La finale di Champions League persa giocando alla pari con il Manchester City, ha fatto fare un salto di maturità e consapevolezza a una squadra che ha dominato il campionato scorso. Quella squadra dominante non ha perso pezzi e ne ha guadagnati due importanti (Taremi, Zielinski). Dopo un debutto un po’ svagato a Marassi, nel primo tempo contro il Lecce si è rivista la faccia cattiva e concentrata di un’Inter che ha ancora fame, guidata da atleti al culmine della propria maturità agonistica: Bastoni, Barella, Calhanoglu, Lautaro…", sottolinea Gazzetta.
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