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Inter, squadra che vince non si cambia. Spalletti sulla scia di Sarri: pochi cambi e…

Domani col Torino il tecnico potrebbe proporre la stessa formazione per la quinta volta consecutiva

Andrea Della Sala

Domani l'Inter ospiterà in casa il Torino di Mihajlovic per cercare di proseguire il suo positivo cammino in Serie A. Se Spalletti schiererà la stessa formazione che nelle ultime 4 gare ha ottenuto 3 vittorie e 1 pareggio, nelle prime 12 giornate di campionato l’Inter avrà riproposto per la metà delle volte l’identico undici iniziale visto che anche a Roma, nel 3-1 sui giallorossi del 26 agosto, la squadra utilizzata all’inizio era la stessa. Handanovic in porta, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda e Nagatomo in difesa, Vecino e Gagliardini in mezzo al campo, Candreva, Borja Valero e Perisic dietro a Icardi: per i tifosi nerazzurri, visti risultati ottenuti finora (29 punti e secondo posto in classifica), sta diventando un dolce... tormentone.

 Il “caso” dell’Inter non è del tutto anomalo, ma è comunque particolare in una Serie A e in generale in un calcio europeo nel quale cambiare spesso la formazione titolare è diventato una regola. Complici gli infortuni e gli impegni infrasettimanali, avvicendare almeno 1-2 elementi in ogni incontro di campionato è una specie di abitudine di tutti gli allenatori. A questa “regola” sfugge solo Sarri, che qualche sostituzione complici gli impegni in Champions l’ha fatta, ma che finora ha comunque utilizzato già 5 volte su 11 la stessa squadra (Reina tra i pali, Hysaj, Koulibaly, Albiol e Ghoulam dietro, Allan, Jorginho e Hamsik in mezzo più il tridente Callejon, Mertens, Insigne). Spalletti ha imboccato la stessa strada di Sarri: ha trovato una formazione tipo dopo una serie (limitata) di variazioni e aggiustamenti sul tema e ha deciso di schierarla ogni volta che può. E' anche vero che il tecnico nerazzurro ha avuto poche possibilità di scelta complici gli infortuni di Brozovic e Cancelo e il periodo di scarsa forma di Joao Mario, ma visti i risultati, anche se avesse avuto a disposizione i tre, difficilmente avrebbe cambiato qualcosa nell’undici che ha battuto il Milan nel derby, ha pareggiato a Napoli e poi ha conquistato i tre punti sia con la Sampdoria sia a Verona con l’Hellas. L’ex allenatore della Roma per il momento ha trovato gli equilibri giusti e, avendo paura di rompere il giocattolo, va avanti per la sua strada. La classifica gli dà pienamente ragione.

(Corriere dello Sport)

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