LEGGI ANCHE
"I 4 gol, come già sottolineato, sono stati la nota migliore della serata. Anche per gli autori, evidentemente. A sbloccare il risultato è stato Calhanoglu, la cui punizione, già indirizzata verso il sette, ha trovato la deviazione di Krunic che l’ha resa irraggiungibile. Il bis, nella ripresa, lo ha firmato Arnautovic, grazie ad un assist del generosissimo Taremi. Che poi ha mandato in porta pure Lautaro, subentrato all’austriaco e arrivato al terzo sigillo nel giro di 4 giorni, dopo il lungo digiuno. Inevitabile, a quel punto, che, conquistato il rigore, il Toro lasciasse la battuta all’iraniano: ha dovuto attendere qualche minuto perché il Var ha cominciato a fare le bizze, ma poi l’ha trasformato con freddezza.
"Per il resto, non c'è granché da salvare. Il vantaggio repentino, infatti, ha avuto come conseguenza un abbassamento della tensione per la squadra nerazzurra: eccessiva sicurezza, ritmo compassato nel giro palla, ma anche un pizzico di superficialità nella gestione delle uscite dal basso. La Stella Rossa, partita con una linea a 5 dietro, ne ha approfittato per risalire il campo con un discreto palleggio. Il gioiellino Maksimovic, classe 2007, perfettamente a suo agio nel catino di San Siro, ci ha pure provato un paio di volte da fuori, ma senza precisione. Prima dell’intervallo, invece, Sommer ha dovuto fare muro sulla zampata di Silas, conseguenza di un sanguinoso pallone perso di Calhanoglu. L'approccio alla ripresa degli uomini di Inzaghi è stato perfino peggiore, con la trequarti concessa ai serbi, senza la capacità di ripartire con un minimo di pulizia. San Siro ha pure rumoreggiato per qualche minuto. Fino a che, appunto, Taremi ha strappato il pallone a Krunic, per poi regalarlo a Arnautovic, che proprio non poteva sbagliare. Subito dopo l’austriaco ha, invece, mancato il bis, al pari di Carlos Augusto, messo davanti alla porta da Pavard. Ma ormai gli argini erano rotti e l'Inter ha potuto dilagare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA