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Inter, solidità difensiva antico ricordo. Obiettivo G8 Champions, vietato fallire Stella Rossa

Andrea Della Sala Redattore 
Impegno importante in Europa per l'Inter di Inzaghi che deve trovare la prima vittoria dopo il pareggio in casa del City

Impegno importante in Europa per l'Inter di Inzaghi che deve trovare la prima vittoria dopo il pareggio in casa del City. Domani a san Siro c'è la Stella Rossa e servono i tre punti.

"A pesare, in questo settembre in chiaroscuro per i campioni d’Italia è stata proprio la prima partita di questa nuova Champions a classifica unica, quella in casa con il City a quattro giorni dalla sfida con il Milan. Uno snodo complicato dal punto di vista psicofisico, che ha lasciato scorie nell’Inter ancora indietro di condizione. E che fra l’altro si ripeterà: dopo la partita di Berna del 23 ottobre i nerazzurri dovranno rientrare al giovedì e sfideranno la Juve domenica 27, mentre dopo la sfida con l’Arsenal a Milano il 6 novembre giocheranno l’altro big match con il Napoli domenica 10. Ce n’è abbastanza per considerare la sfida di domani a San Siro contro i campioni di Serbia (da 7 anni di fila) una partita da non fallire. La Stella Rossa, che ha in regia l’ex milanista Krunic, è una squadra di quarta fascia ed è stata sconfitta in casa 2-1 dal Benfica all’andata, ma non va sottovalutata, anche se in trasferta rende molto meno che al Marakana di Belgrado", sottolinea il Corriere della Sera.

"L’Inter deve allungare in classifica, con l’obiettivo del G8 europeo ben chiaro in testa, ma deve soprattutto stabilizzarsi nel gioco, trovando progressivamente gli antichi equilibri. Al di là della intelligente resistenza dell’Etihad, certificata dallo 0-0 e da Guardiola che del resto non nega un elogio sperticato a nessuno («sono maestri della difesa» ha detto dei nerazzurri), la solidità dello scorso anno in campionato per adesso è un antico ricordo: alla sesta giornata un anno fa l’Inter subì i primi due gol, mentre adesso è già a quota 7 reti incassate in 6 partite, quasi un terzo di quelli subiti nell’intero campionato scorso (22): un dato che fa dire anche a Inzaghi, con l’aria leggermente preoccupata, che «c’è da lavorare»", aggiunge il quotidiano.