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Inter, serve coraggio: la storia ti aiuta. Il City si può battere col gioco

I nerazzurri partono sfavoriti, ma non battuti. Toccherà alla squadra di Inzaghi invertire e ribaltare i pronostici

È il giorno della finale di Champions League.mManchester City e Inter saranno una di fronte all'altra a Istanbul per giocarsi il trofeo più importante. I nerazzurri partono sfavoriti, ma non battuti. Toccherà alla squadra di Inzaghi invertire e ribaltare i pronostici.

"Per costituzione d’anima, l’Inter, nata in una taverna d’artisti sotto una volubile luna di marzo, ha frequentato spesso l’impossibile, nel bene e nel male. Per questo ha sedotto e straziato. Il grande merito di Simone Inzaghi è stato proprio questo: aver trasformato le cose lontane in cose vicine, l’impossibile in possibile. Il 7 settembre scorso, prima giornata di Champions, il Bayern Monaco passeggiò a San Siro più di quanto disse il 2-0 finale. Cresciuti in gioco e personalità durante la stagione, oggi i nerazzurri sono finalisti legittimi e credibili. Della forza e della ricchezza del City, già vincitore di Premier e FA Cup, si è detto tutto. Non c’è italiano che non abbia suggerito a Inzaghi come s’ingabbia Haaland. Non basterà difendersi. Bisognerà vivere, non solo sopravvivere. Simone dovrà accettare la sfida di Pep: giocare", riporta La Gazzetta dello Sport.

"Lo ha dimostrato anche ieri rinfacciandoci la passione per lo 0-0. Guardiola, che sente le farfalle nella pancia, come Cruijff nel ‘94, sa che la Storia pesa, anche se non fa gol. Lo ha ripetuto più volte parlando del feeling speciale dell’Inter con la Champions. Il Manchester City, vergine di trionfi, è solo alla sua seconda finale. L’Inter ne ha disputate cinque e celebrate tre, come ricordano gli eroi del Triplete, carnefici del Barcellona di Pep, accorsi in massa a Istanbul. Grealish ha provato sulla sua pelle, Wembley ’21, cosa significa implodere per la tensione in una finale considerata già vinta", aggiunge Gazzetta.