Per l'Inter sarà necessaria una clamorosa rimonta, se vorrà agganciare il treno Champions. La marcia intrapresa dai nerazzurri, tuttavia, lascia ben sperare Stefano Pioli, che vede la possibilità di poter scrivere una pagina importante di storia, come in passato qualche altro è riuscito a fare. L'edizione odierna del Corriere dello Sport descrive tutte le più importanti rimonte della squadra nerazzurra in campionato.
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Inter, storia di grandi rimonte: la più bella nel 70-71: Pioli ci spera…
Il club nerazzurro spera di raggiungere la zona Champions e alcuni episodi del passato ricordano come l'impresa sia possibile
"Nella storia del club di corso Vittorio Emanuele le rimonte non sono mai mancate. Quella più bella è targata 1970-71 quando dopo il cambio di allenatore (Invernizzi al posto di Heriberto Herrera), i nerazzurri ripresero a volare. Alla settimana giornata (torneo a 16 squadre, 2 punti per vittoria) erano a -7 dal Napoli capolista e a -6 dal Milan di Nereo Rocco, ma con una striscia di 14 risultati utili (11 successi e 3 pareggi), annullarono quasi del tutto il distacco. L’aggancio ai “cugini” a 8 giornate dalla fine, il sorpasso la domenica successiva con il titolo arrivato con 180' di anticipo grazie al 5-0 in casa contro il Foggia. L’ultima grande rincorsa, in questo caso non culminata con lo scudetto, ma con la qualificazione alla Champions League, è datata 2010-11, con Leonardo al posto di Benitez dopo la sosta natalizia e la vittoria del Mondiale per Club. Il brasiliano assunse la guida della squadra con 13 punti da recuperare (e 2 incontri in meno) rispetto al Milan e portò l’Inter a giocarsi di fatto il tricolore nel derby perso malamente 3-0. Il secondo posto, però, non sfuggì a Zanetti e compagni. Di rimonte mancate l’Inter ne ha fatte anche altre due: nel 1986-87 (Serie A a 16 squadre, 2 punti a vittoria) quando mancavano 9 turni al termine i nerazzurri erano quinti a -7 dal Napoli capolista, ma gli azzurri nelle successive 5 sfide ne vinsero solo una, mentre l’Inter collezionò 4 successi (compreso lo scontro diretto) e 1 pari. Il distacco venne ridotto a 2 punti, ma poi arrivò il ko ad Ascoli e Maradona poté festeggiare. Nel 1992-93 (campionato a 18 squadre, 2 punti a vittoria) a 11 giornate al termine i nerazzurri erano a -11 da Milan di Capello che non perdeva da 58 incontri consecutivi. Il distacco venne ridotto prima a 7 lunghezze (a 7 domeniche dalla fine), poi a 5 prima che 2 pareggi degli uomini di Bagnoli spegnessero i sogni".
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