“Non toccate il soldato Marotta e neppure il soldato Inzaghi. L’inter sono loro: insieme ai gol di Lautaro, la regia di Calhanoglu, il muro tirato su da Acerbi e Bastoni, l’imprendibile Barella. Una squadra invidiabilmente perfetta, che ha vinto il campionato della seconda stella a mani basse, perdendo, sin che c’è stata corsa, una sola partita con il Sassuolo a San Siro. Marotta, con la fattiva collaborazione di Ausilio, la nuova regina l’ha pensata e modellata tenendo i conti in ordine. Senza soldi, ma con abilità, astuzia, tempismo, l’ha migliorata anno dopo anno”.
L’analisi prosegue:
“Sarebbe un peccato rovinare questo piccolo miracolo a Milano. Zhang, nel timore di perdere il controllo, ha dichiarato che la stabilità dell’inter è a rischio. Non deve esserlo quello della direzione tecnica. Chiunque comanderà alla fine di questa diatriba finanziaria, la strada maestra non può essere abbandonata. L’inter ha un netto vantaggio sulle concorrenti che annaspano”.
Infine un messaggio diretto al fondo californiano:
“Il fondo Oaktree, che domani potrebbe estromettere Zhang, ha il vantaggio di avere la strada tracciata. Deve solo continuare così, affidarsi agli uomini giusti. E riportare in fretta la tranquillità. L’inter sta passando da un festeggiamento all’altro. Ma presto le questioni societarie, se non troveranno chiarezza, diventeranno un fardello difficile da portarsi dietro”.
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