Il club nerazzurro potrebbe cambiare proprietà: il Corriere della Sera sottolinea il lavoro della dirigenza
Due facce della stessa medaglia. Da una parte la squadra che si gode la meritata festa dopo aver conquistato il ventesimo scudetto e cucito la seconda stella sulla maglia, al termine di una stagione trionfale in campionato. Dall’altra il countdown per Zhang, che entro domani sera deve restituire i 375 milioni, interessi compresi, a Oaktree se non vuole perdere il controllo dell’Inter.
Il Corriere della Sera fa il punto nell’editoriale firmato da Alessandro Bocci su quella che può e deve essere la linea guida dal punto di vista societario:
“Non toccate il soldato Marotta e neppure il soldato Inzaghi. L’inter sono loro: insieme ai gol di Lautaro, la regia di Calhanoglu, il muro tirato su da Acerbi e Bastoni, l’imprendibile Barella. Una squadra invidiabilmente perfetta, che ha vinto il campionato della seconda stella a mani basse, perdendo, sin che c’è stata corsa, una sola partita con il Sassuolo a San Siro. Marotta, con la fattiva collaborazione di Ausilio, la nuova regina l’ha pensata e modellata tenendo i conti in ordine. Senza soldi, ma con abilità, astuzia, tempismo, l’ha migliorata anno dopo anno”.
“Sarebbe un peccato rovinare questo piccolo miracolo a Milano. Zhang, nel timore di perdere il controllo, ha dichiarato che la stabilità dell’inter è a rischio. Non deve esserlo quello della direzione tecnica. Chiunque comanderà alla fine di questa diatriba finanziaria, la strada maestra non può essere abbandonata. L’inter ha un netto vantaggio sulle concorrenti che annaspano”.