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Lunedì prossimo a Milano sarà il turno del Genoa, poi la capolista della Serie A volerà a Madrid per il ritorno degli ottavi di Champions con l’Atletico, dopo la vittoria per 1-0 a San Siro. Per i salentini, scivolati al quattordicesimo posto, l’obbligo è fare punti nelle prossime tre con Frosinone, Verona e Salernitana. Prospettive diverse, frutto di una distanza che in campo si è vista tutta.
Turnover Inter
—Al via il tecnico interista ha inserito Bisseck in difesa, Asllani a centrocampo e Sanchez come seconda punta. Una rivoluzione che ha avuto compre primo effetto una super responsabilità per Lautaro, a cui è toccato cucire il gioco, dare la carica, e dopo quindici minuti segnare il primo gol. Decisiva la bella imbucata di Asllani, almeno quanto gli errori della difesa, punto debole di un Lecce che D’Aversa avrebbe voluto proiettato in avanti, ma a cui per un tempo è mancata precisione. E nella ripresa c’è stata solo l’Inter. Al raddoppio di Frattesi, servito da Sanchez, è seguito due minuti dopo il gol dello 0-3 segnato di nuovo da Lautaro, su assist del centrocampista romano. A chiudere una partita già chiusissima ha pensato De Vrij, di testa, su corner di Dimarco.
Nel finale Inzaghi ha potuto fare riposare capitan Martinez, Mkhitaryan, Dimarco. Ha dato spazio a Klaassen e Buchanan. Qualche minuto lo ha regalato al nigeriano Ebenezer Akinsanmiro, centrocampista diciannovenne della primavera. Nella storia di questa stagione ora c’è anche il suo nome", si legge.
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