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TS – Suning, caso Evergrande spiega perché sono stati chiusi i rubinetti all’Inter
Dalla Cina, sul fronte finanziario, continuano a non arrivare buone notizie per Suning e la famiglia Zhang. Di ieri la notizia secondo la quale Evergrande sia a rischio default. Sul gruppo legato al Guangzhou di Cannavaro aveva investito, nel 2017, proprio la famiglia cinese a capo dell'Inter. Jindong Zhang aveva anticipato al colosso del settore immobiliare circa 2.6 miliardi di euro. Le azioni promettevano forti dividendi ma non è andata proprio così. Ora Evergrande ha un accumulato un debito di 84 miliardi di euro.
Lo spiega anche TuttoSport: "Evergrande avrebbe restituito i soldi a marzo di quest’anno. Ma non è stato possibile, a causa della crisi di liquidità del gruppo. Così è stato necessario raggiungere intese con i creditori, tra i quali la famiglia Zhang. I proprietari dell’Inter hanno accettato di congelare la loro quota che adesso varrebbe solo 500 milioni rispetto ai 2,6 miliardi iniziali: oltre 2 miliardi andati in fumo", si legge dal quotidiano torinese.
Difficilmente, spiegano i media cinesi, il governo interverrà su Evergrande con un'operazione di salvataggio. Il titolo della holding è stato sospeso alla borsa di Shenzhen e a Shanghai sono state interrotte le negoziazioni sui bond legati al colosso immobiliare. "Vicende che spiegano bene perché la proprietà nerazzurra ha da tempo chiusi i rubinetti costringendo l’Inter all’autofinanziamento", il commento del giornale sportivo.
(Fonte: TS)
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