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"Invece è probabilmente l'uomo copertina di questa prima parte di stagione. Capace di sconvolgere le difese avversarie, le gerarchie e in qualche modo di indirizzare la stagione interista. Perché non c'è dubbio che Lautaro sia il leader, il capitano e il condottiero della squadra. Ma questo, in fondo, era nelle premesse. Thuram invece era, per qualcuno, addirittura una scommessa. Già, perché non è che avesse fino alla stagione scorsa segnato con una frequenza importante. Forte fisicamente, resistente atleticamente, puntuale nel vedere la porta e chirurgico nell'offrire sempre il pallone giusto al compagno giusto. Un inserimento che si è rivelato naturale non solo perché, essendo nato a Parma, parla perfettamente italiano e non ha avuto un ostacolo in più da superare. Ma anche per quel suo calcio, diciamo così, universale".
(Gazzetta dello Sport)
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