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La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina torna su Inter-Torino disputata domenica sera al Meazza. Fari puntati su uno dei migliori in campo, purtroppo non tra le file nerazzurre: "Il fisico c’è e si vede, ma non è tutto. Meité è soprattutto altro: è tecnica pura, è la capacità di leggere in anticipo le giocate, è la propensione naturale al tocco di prima, un talento che si nota lontano un miglio. A San Siro è arrivata la consacrazione come uomo rivelazione dell'estate: due piedi incredibilmente dolci, ha il dono di rendere facili le cose più complicate. A pescarlo è stato il d.s. Gianluca Petrachi che lo ha seguito per 2 anni, dal Belgio alla Francia, quando Meité veleggiava nell’anonimato: oggi è chiaro a tutti che si è trattata di un’intuizione pazzesca".
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