Libero – Inter-Torino, sfida tra 3-5-2 di natura opposta. Inzaghi? Facile dire…

Archiviata la vittoria contro la Stella Rossa, l'Inter è attesa dalla difficile sfida casalinga contro il Torino. Nella sua edizione odierna, Libero presenta così la gara tra nerazzurri e granata. "È vero che il campionato non ha ancora padroni, che ci sono state sei capoliste diverse, che tutte le grandi stanno cercando certezze e continuità, ma è vero anche che l’Inter ha qualche punto da recuperare. Simone Inzaghi sarà sicuramente d’accordo perché queste cose... le ha dette lui".

"La sua Inter punta in alto, punta a tutto, non alla sola Champions League come molti si erano affrettati a dire nelle scorse settimane anche perché la rosa, se utilizzata come da manuale inzaghiano, consente di non dover scegliere. Il mister nerazzurro non fa il classico turnover, non inserisce in toto le riserve nelle partite che si suppone contino meno, ma varia gli interpreti secondo incastri tattici utili a sviluppare sempre lo stesso gioco. Ha scelto Inzaghi, di arrivare alla sfida al Torino con una formazione vicina a quella ideale".

"Si rivedrà Acerbi al centro della difesa, Frattesi mezzala destra, Darmian e Dimarco sulle fasce e la coppia Lautaro-Thuram davanti. Il francese, dopo un inizio di stagione in cui ha sorretto sia l’attacco sia il compagno di reparto, ha potuto riposare e si ripresenta fresco. Una gestione che è facile dire perfetta con il senno del poi, ma tant’è. Confermati Mkhitaryan e Calhanoglu, sempre più imprescindibile in mezzo al campo. Così come Bastoni, al netto di un piccolo affaticamento rientrato nella soglia di sicurezza. L’unico ballottaggio riguarda Pavard, che in questo avvio di stagione non ha brillato, e Bisseck che può dare una mano in più ad Acerbi contro un attacco fisico come quello composto da Duvan Zapata e Adams, in vantaggio su Sanabria. Sarà uno scontro tra 3-5-2. Quello basato sulle eterne rotazioni di Inzaghi contro quello di stampo “contiano”, con tracce codificate, di Vanoli".

(Libero)