L'Inter ha battuto a porte chiuse il Ludogorets e si è qualificata per gli ottavi di Europa League. Vittoria per 2-1 grazie alle reti di Biraghi e Lukaku, oggi i sorteggi alle ore 13.
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Inter trasformista, Conte fa le prove per accogliere Eriksen. Il tecnico sa quanto vale, ma…
L'Europa League consente al tecnico dell'Inter di fare qualche esperimento e di trovare la soluzione migliore per inserire il danese in squadra
"Quest’incontro nel silenzio del Meazza lascia appunti interessanti sul piano tattico. Antonio Conte lavora a un cambiamento, non è più un talebano della difesa a tre. Nella ripresa è passato con decisione a una linea difensiva a quattro, forse con l’intento di mettere Eriksen a suo agio. L’allenatore ha capito quanto possano essere importanti le visioni, i tocchi e l’intelligenza del danese. Eriksen non sarà mai un problema, Eriksen offre soluzioni", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Ieri sera l’Inter ha cominciato con una strana difesa a tre, tendenza tre e mezzo. Biraghi sembrava più il terzino sinistro di una linea a quattro, con D’Ambrosio suo omologo a destra, e con Ranocchia e Godin centrali. Dipendeva però dai momenti, a tratti Moses in non possesso veniva giù e sembrava allinearsi a cinque. Un ibrido. Nella ripresa la nebbia si è diradata, 4-4-2: difesa a quattro; centrocampo a quattro con Moses, Brozovic, Borja ed Eriksen; attacco a due con Sanchez e Lukaku. Eriksen ha agito da esterno mancino molto formale. Di fatto, ogni volta che la squadra era in possesso, l’ex Tottenham compiva un movimento a virgola, da sinistra verso il centro, sulla trequarti. A noi l’approdo naturale di questa conversione difensiva da tre a quattro sembra il 4-3-1-2, con Eriksen «dieci» a tutto tondo, ma capiamo come Conte sia in esplorazione. L’allenatore sa quanto valga Eriksen, però non intende esentarlo dal lavoro in copertura, vuole che remi come tutti nelle transizioni negative, ed è giusto. Quanto è disposto a concedere Conte? Quanto può garantire Eriksen? Per quello che vale, noi il danese a Torino lo faremmo giocare, ci pare l’uomo giusto per destrutturare una Juve già destabilizzata di suo", aggiunge il quotidiano.
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