La Gazzetta dello Sport oggi torna sulla partita disputata dall’Inter a Barcellona. In particolare, la rosea si sofferma sul rendimento di tre giocatori, i guerrieri di Simone Inzaghi. Uno per ruolo, dalla difesa all’attacco. Ecco quanto evidenziato dalla rosea: “Bastoni è tornato Bastoni, Barella ha fatto il Barella e Lautaro si è mosso da Lautaro. Insomma, l’Inter era vera Inter: si è sbloccato il cuore di un gruppo che un anno e mezzo fa vinceva lo scudetto e la scorsa stagione col gioco e col coraggio aggiungeva un altro paio di coppe al palmares. Quei tre erano già soldati di Conte, ma con Simone Inzaghi hanno fatto pure uno step più in là. Eppure sembravano essersi persi tutti nei meandri della crisi nerazzurra di inizio stagione.
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GdS – Inter, non solo Lautaro: il Barcellona ha restituito a Inzaghi i suoi tre guerrieri
Inzaghi ritrova i suoi guerrieri
Le due B azzurre, Barella-Bastoni, sono tornati ad essere i due poli di uno stesso filo. Il difensore assieme a Skriniar ha contribuito a erigere dalle fondamenta un nuovo muro, ma ha pure traghettato il pallone davanti come gli capitava da tempo. Il centrocampista, non solo non si è lamentato con nessun compagno, anzi è rimasto acceso per 85 lunghissimo minuti e ha spinto più di tutti verso la meta. Il cambio con Asllani – curioso perché mancava un amen ed era il momento più infiammabile – ha concesso all’albanese l’occasione di trasformarsi subito in leggenda, ma l’emozione di un 20enne davanti a 92 mila assatanati ha tirato un brutto scherzo. E ha alimentato i rimpianti dei nerazzurri: si fosse trovato là questo super Barella, probabilmente, non avrebbe tremato e l’Inter sarebbe già agli ottavi.
Come non ha mai tremato la Camp Nou Lautaro, soprattutto nel secondo tempo da custodire in un museo: i 42 giorni di digiuno sono stati cancellati in un colpo, tra una rete da numero 9 e almeno un paio di virtuosismi da 10. Ora che il tappo è saltato, Inzaghi si aspetta che i gol del Toro ricomincino a grandinare, nella stessa misura in cui chiederà alle sue due B di restare quelli di Barcellona: una volta ritrovati, i guerrieri di Simone non vanno più persi”, si legge.
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