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Inter, tridente Lautaro-Taremi-Thuram? Solo in emergenza, per due motivi

Marco Astori Redattore 
Quasi sicuramente Inzaghi non la adotterà mai dal primo minuto per una serie di motivi. Il primo è di organico, il secondo è tattico

Fino al gol del 2-1 dell'Inter, a Marassi abbiamo visto una versione inedita della squadra di Simone Inzaghi: in contemporanea in campo tridente offensivo formato da Lautaro, Thuram e Taremi. Ma non sarà una strada percorribile se non in emergenza, scrive Tuttosport: "Non è la prima volta che Inzaghi utilizza tre punte contemporaneamente. Era già successo nelle scorse stagioni quasi sempre con Sanchez nella posizione di rifinitore alle spalle di due attaccanti. È la stessa soluzione adottata a Marassi con Lautaro nella posizione del cileno. In quel momento il capitano nerazzurro è stato 10 di numero e di fatto, trequartista alle spalle di Thuram e Taremi.

Questa opzione resterà una soluzione a partita in corso, quando occorre raddrizzare situazioni problematiche. Quasi sicuramente Inzaghi non la adotterà mai dal primo minuto per una serie di motivi. Il primo è di organico. Visto che l’Inter è vicina all’acquisto del difensore centrale di sinistra, un attaccante tra Arnautovic e Correa uscirà prima della fine del mercato perché altrimenti resterà fuori dalla lista di 25 nomi. A quel punto, con quattro punte in rosa, non è consigliabile partire con tre attaccanti titolari.

La seconda ragione è tattica. Quando l’Inter ha giocato con questo schieramento, ha perso molti riferimenti in fase di copertura. In parte è successo anche sabato a Genova. È vero che è arrivato il gol di Thuram, ma nei primi minuti col 3-4-1-2, il Genoa aveva ripreso l’iniziativa grazie a un maggior controllo del centrocampo nerazzurro, più sguarnito senza uno dei tre interpreti abituali protetti dai due esterni. Quindi questa resta un’arma alla quale ricorrere in casi estremi, quando bisogna per forza riprendere in mano una sfida finita fuori binario. Ma non può essere un modulo utile dall’inizio quando non c’è nulla di compromesso".