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Protagonista in estate e poi dimenticato da Inzaghi. Ora tocca ad Asllani, che avrà non poche responsabilità nel sostituire Brozovic.
"Quando nel campionato scorso è mancato Brozovic, l’Inter si è giocata lo scudetto. Sabato contro la Roma il croato non ci sarà" scrive La Gazzetta dello Sport.
Si avvicina anche il rientro di Romelu Lukaku, in un momento molto delicato della stagione dell'Inter:
"Anche lui è chiamato in prima fila alla ripartenza del campionato in un momento delicato, forse decisivo della stagione: in 12 giorni lo scontro diretto con la Roma e i due incroci con il Barcellona che segneranno il destino in Champions. Sbagliare ancora, dopo aver già perso tre volte in campionato e una in Champions, vorrebbe dire compromettere già molto".
Il belga non è ancora al 100%, ma il suo ritorno ha un peso anche morale: "Sta facendo di tutto esserci almeno in panchina contro Mourinho, magari per dare il cambio nel finale a Lautaro, affaticato dal Sudamerica, ma la sola sua disponibilità servirà a dare forza al gruppo, ulteriormente minato dalle crepe societarie. Big Rom, nell’anno dello scudetto, è stato il coraggio dell’Inter".
In avanti Inzaghi ora ha una garanzia: "Al momento Dzeko, in gol con la Romania, è il punto fermo dell’attacco anti-Roma che Edin lo scorso anno punì all’Olimpico e in Coppa Italia".
Lukaku, Dzeko e... Dimarco. A sinistra continua a non esserci un titolare fisso, ma l'azzurro resta il migliore.
"Il terzo turbo della ripartenza è Dimarco, strepitoso in azzurro. Inzaghi lo vede più come braccetto che come esterno. Ma sulla fascia dove regna la nostalgia per Perisic che Gosens non riesce a vincere, il ragazzo biondo oggi è la soluzione migliore".
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