Ci sono squadre che hanno dovuto attendere l’ultimo minuto o addirittura buone notizie dagli altri campi per proseguire il proprio cammino. Alcune, perfino più blasonate dell’Inter, dovranno passare dallo spareggio per accedere al prossimo turno. E, viste le premesse, possono ritenersi anche soddisfatte. Altre non ce l’hanno fatta, risucchiate nelle sabbie mobili dell’ultimo turno. A San Siro, invece, non c’è praticamente mai stata partita. La ferocia con cui l’Inter è scesa in campo è parsa perfino eccessiva, ma pienamente efficace. Per chiudere il discorso e infiocchettare il capolavoro già confezionato nell’eccellente percorso delle prime sette curve di questo nuovo format della Champions League.
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La turbo Inter sfreccia agli ottavi: tre sgasate per chiudere il cerchio e avvisare il Milan
L’avvio a mille è servito a mettere subito le cose in chiaro. L’Inter ha spinto il Monaco all’angolo, tramortendolo con due ganci di Lautaro che praticamente da subito hanno sepolto qualsiasi speranza di fare risultato. La squadra di Hutter ci ha messo del suo, rimanendo anche in dieci per complicare ulteriormente il quadro. Ma era già troppo tardi. Pratica sbrigata come qualsiasi impiegato a un passo dal gong della giornata. Inzaghi e i suoi avevano la stessa fretta di archiviarla, per potersi concentrare sul prossimo appuntamento. Quello a cui la testa dei tifosi si era già proiettata a gara in corso, tornando ad alzare i decibel come non capitava da settimane. Piacevolissima sensazione di deja-vu.
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Nel secondo tempo da accademia pura Inzaghi non ha neanche avuto fretta di togliere dal campo i due diffidati. L’Inter ha completamente gestito tempo e campo, limitandosi al sapiente giro palla che ha sempre tenuto a debita distanza il Monaco dall’area di Sommer. Con terzo acuto del capitano incluso.
Un’autorevolezza disarmante, che conferisce ulteriore merito. Per come si esprime, per le vette di gioco che raggiunge, questa squadra continua a legittimare gli audaci sogni dei propri tifosi. E’ tutta colpa di Inzaghi e i suoi ragazzi se l’ambiente continuerà a cullare determinate ambizioni. Ma a quelle si tornerà a pensare più avanti, tra tre giorni c’è un conto in sospeso da chiudere. L’Inter ha già tirato fuori gli artigli: l’avviso ai naviganti è piuttosto chiaro.
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