Uno che i motivi che hanno spinto l'Inter a riportare in Serie A Keita Balde è sicuramente la duttilità che il senegalese può mettere a disposizione del reparto offensivo di Luciano Spalletti. L'ex Lazio può giocare praticamente in tutti i ruoli dell'attacco, una qualità da non sottovalutare quando alle porte c'è una stagione con tre competizioni lunghe e dispendiose:
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Inter, tutti i ruoli di Keita: quanta duttilità per Spalletti. Con l’ex Lazio Lautaro…
La duttilità è una delle grandi doti del giocatore senegalese
"Non basta un campetto per descrivere come e dove può giocare Keita. Ed è lo stesso motivo per cui Spalletti ha spinto per il suo acquisto. Con il senegalese l’Inter mette nel motore quattro cavalli in più: mica male, per una squadra che avrà a che fare con i limiti della lista Champions. Esterno, trequartista, prima punta: Keita ha fatto e sa fare tutto, il suo passato è la base migliore per finire nelle mani di Spalletti, che ne ha sempre apprezzato le doti tecniche. Keita nasce come esterno d’attacco: è lì che Vladimir Petkovic, allora tecnico della Lazio, lo fece debuttare in A. La fascia preferita? Keita è un destro che quasi fai fatica a riconoscerlo, perché sa calciare bene anche con l’altro piede. Ergo: facile vederlo a sinistra, altrettanto comodo schierarlo a destra. Il ragazzo è giovane, anni 23, ma con una carriera sufficientemente lunga per veder geneticamente modificato il suo ruolo. Keita ha imparato anche a fare altro. Ad esempio la prima punta, alla Lazio. Oppure il trequartista. È la migliore delle notizie per Spalletti, sempre più orientato – dopo l’esplosione di Lautaro – ad affiancare con regolarità un partner a Icardi".
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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