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Luca Gotti, allenatore dell'Udinese, ha presentato in conferenza stampa la sfida di campionato contro l'Inter, in programma domani alle 15 a San Siro e valida per il trentottesimo e ultimo turno di campionato di Serie A.
L’obiettivo di domani è quello di guastare la festa ai campioni d’Italia?
"L’Inter merita la sua festa per il campionato che ha fatto. In campo l’Udinese cercherà di dare il massimo".
Sarà un’opportunità anche per vedere in campo anche i giocatori sin qui meno impiegati?
"Ho intenzione di far giocare quella che ritengo la squadra più competitiva che l’Udinese possa essere in grado di mettere in campo in questo momento".
In settimana si è rivisto in gruppo Bram Nuytinck. Come sta? Potrà essere della partita?
"Ha provato a rientrare in gruppo giovedì e ha visto che non era possibile pensare di fare qualche minuto domani, per cui non sarà con noi".
Come valuta il percorso e la stagione dell’Udinese? Si sarebbe aspettato qualcosa in più?
"Abbiamo avuto un inizio e un finale di campionato terribili in termini di punti, pagando a caro prezzo le difficoltà, e una parte centrale a tratti molto buona. Dovevamo fare almeno 10 punti in più, dispiace non essere riusciti a migliorarci dallo scorso anno e a finire nella parte sinistra della classifica, per i tifosi e per il presidente. Tre obiettivi però li abbiamo ottenuti: quello di salvarsi, di farlo in un modo che non ha mai fatto veramente soffrire e di aver contribuito alla crescita di molti giocatori".
L’Udinese è stata l’unica squadra in questo campionato a non far segnare l’Inter. Ha chiesto ai suoi giocatori di ripetere la prestazione dell’andata?
"L’Udinese è riuscita a non far segnare l’Inter all’andata in virtù di una grande prova di squadra ed è quello che ci prefissiamo anche per domani".
Si aspetta di vedere un’Inter ancora affamata?
"L’Inter ci ha abituati a un certo tipo di mentalità. Mi aspettavo che facesse un simile percorso, piuttosto potevo aspettarmi che altre squadre potessero rimanere più a ridosso dei nerazzurri. Non solo Juventus e Napoli, ma anche la Roma".
Anche oggi non è mancato il saluto dei tifosi nel corso della rifinitura. Come ha vissuto questo momento e quanto ha pesato sul rendimento in casa dell’Udinese l’assenza del pubblico allo stadio?
"Per il tipo di stadio e il tipo di tifoseria che abbiamo sentiamo particolarmente il pathos emotivo del pubblico, che è in grado di dare un valore aggiunto in certi momenti della partita. In questi due anni ogni mio confronto con i tifosi è stato bello perché bello è il loro atteggiamento. Mi sento di ringraziare anche i sostenitori presenti oggi al Bruseschi per quello che si sono sentiti di dirmi".
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