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Inter-Udinese: ultima gara non solo per Palacio. Anche Eder ai saluti?

Riccardo Fusato

L’Inter ha salutato così, con la vittoria a San Siro che le mancava da due mesi e mezzo, ovvero dal 7-1 all’Atalanta

L’Inter ha salutato così, con la vittoria a San Siro che le mancava da due mesi e mezzo, ovvero dal 7-1 all’Atalanta: l’inizio della fine, a posteriori. Un 5-2 così facile da fare quasi rabbia, per quante volte aveva invece arrancato, senza l’ombra della fluidità, della leggerezza, soprattutto della voglia mostrate ieri. Ma oltre che questa stagione maledetta e il 7° posto finale, l’Inter ha salutato anche il viso un po’ malinconico ma sereno di Rodrigo Palacio: il simbolo di squadre che furono almeno da corsa, in una squadra che spesso ha corso poco o male. Lui sì onorato – e ben prima del palo colpito sul 4-0 – da San Siro, che si è sciroppato questo ultimo capitolo contestando tiepidamente, più che altro in versione dimessa. Non è stato addio solo per l’argentino, ieri sera: l’ennesima restaurazione della rosa si annuncia profonda, di sicuro non banale. Ma chi se ne andrà lo farà per demeriti, non per fine naturale di una storia come il Trenza. O per necessità, come Perisic e magari Eder, a segno per la terza gara di fila (e sono 8 personali all’Udinese): a forza di dialogare, in due hanno spaccato la partita con tre gol e tre assist. Ed è a suo modo emblematico il fatto che forse toglieranno il disturbo entrambi, il primo di sicuro.

(Gazzetta dello Sport)