La scelta di puntare su calciatori formati nel settore giovanile porterà all'Inter più di un beneficio: una linea societaria avallata dall'ad Beppe Marotta, e che consentirà al club di proteggere il proprio patrimonio tecnico e di non incorrere in nuovi errori di valutazione come accaduto due estati fa con Zaniolo, oltre a non dover più subire restrizioni al momento della compilazione della lista UEFA.
FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale
ultimora
Inter, la lista UEFA non sarà più un problema: i giovani non saranno più pedina di scambio
I vantaggi della nuova politica societaria
Così scrive Tuttosport: "Una strategia benedetta da Beppe Marotta che, oltre a essere convinto della necessità di italianizzare l'Inter, sa bene quanto sarebbe importante trovarsi in squadra qualche giocatore cresciuto nel vivaio che possa fare da esempio alle leve del futuro. Il tutto al netto di un altro problema legato alle liste: quest'anno in quella per la Champions c'erano Biraghi e Dimarco (con il solo Biraghi rimasto per l'Europa League dopo il prestito di Dimarco al Verona) tra i prodotti del settore giovanile a fronte dei quattro slot disponibili per regolamento: un handicap che va colmato al più presto".
© RIPRODUZIONE RISERVATA