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Uno degli ultimi ostacoli tra l'Inter e Antonio Conte è stato superato ieri e ora l'ex tecnico del Chelsea è sempre più vicino alla panchina nerazzurra. Il tecnico era in causa proprio con il Chelsea che lo aveva esonerato nel luglio 2018 e aveva sospeso i pagamenti che doveva all'ex ct. Ma il tribunale ha dato ragione a Conte e ora Abramovich dovrà pagargli circa 10 milioni di sterline, 11 milioni di euro.
"La notizia è stata data in esclusiva dal Times ieri pomeriggio, in una giornata segnata dal Chelsea anche dal rinnovo del contratto di Olivier Giroud per un anno e dalla presentazione di Christian Pulisic, il centrocampista prelevato a gennaio dal Borussia Dortmund e lasciato a concludere la stagione in Germania. Pulisic potrebbe e dovrebbe essere l’ultimo acquisto prima dell’entrata in vigore della squalifica per due finestre di mercato, legata alla presunte irregolarità nel tesseramento di 29 giovani calciatori. Il distacco tra il Chelsea e Antonio Conte era stato amaro. Conte, alla guida dei Blues dal 2016 al 2018, nel suo biennio londinese ha vinto la Premier 2016-2017 e la Fa Cup edizione 2018, ma le incomprensioni con il club nella seconda annata hanno portato ad un divorzio anticipato rispetto alla conclusione naturale del contratto, datata 2019. Conte è stato rimosso lo scorso luglio, dopo aver iniziato gli allenamenti per essere sostituito da Maurizio Sarri. Il Chelsea ha motivato le ragioni dell’esonero «per giusta causa» e ha sospeso il pagamento dello stipendio. Le ragioni sostenute dai Blues hanno riguardato l’addio di Diego Costa dopo un sms inviato da Conte al centravanti spagnolo nell’estate 2017 e una serie di presunte infrazioni commesse da Conte come qualche ritardo — roba di due minuti — alle conferenza stampa, la mancata presenza in alcuni eventi e persino aver parcheggiato l’auto al centro tecnico di Cobham in spazi riservati ad altri dipendenti. Il tribunale ha però dato ragione a Conte e per Abramovich, dopo il mancato rinnovo del visto sul passaporto di un anno fa, un altro k.o. pesante con le autorità britanniche", spiega La Gazzetta dello Sport.
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