Oltre all'incontro con il procuratore, l'Inter ieri ha messo a segno un importante passo avanti nella rincorsa a Romelu Lukaku. Ma l'ha fatto inconsciamente ed indirettamente, come spiega Tuttosport: "Il mercato è (anche) un gioco a incastri. E ieri mentre l’Inter era in tutt’altre vicende affaccendata (le contropartite per Sensi e le ultime plusvalenze da realizzare) quasi inconsapevolmente ha marcato un punto a suo favore nella corsa a Romelu Lukaku. Questo perché Pierre-Emerick Aubameyang ha detto sì al Manchester United. L’attaccante dell’Arsenal è il prescelto per sostituire il belga e lo United, una volta messo in cassaforte un nuovo centravanti di grido, potrà ammorbidire la sua posizione con l’Inter. La cui prima offerta, pari a 60 milioni (ovvero la cifra a cui Lukaku è a bilancio) è stata respinta con perdite, considerato che gli inglesi valutano il giocatore almeno venti milioni di più.
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Stante le premesse, sarà una lenta guerra di logoramento ma il fatto che Suning abbia già ottenuto il sì dal giocatore e trovato l’accordo economico con lui (in nerazzurro prenderà 8 milioni a stagione) gioca a favore dell’Inter. A rendere ancora più elettrica l’atmosfera, la visita in sede di Federico Pastorello, intermediario nell’operazione (e in quella per Lazaro: all’Hertha proposto Rigoberto Rivas come pedina di scambio per arrivare ai 25 milioni chiesti dai tedeschi), anche se ieri il motivo dell’incontro con Ausilio era legato al futuro di Edoardo Vergani, talento della cantera promesso al Sassuolo. Il più l’ha fatto il belga che, prima di andare in vacanza, è uscito allo scoperto dichiarando tutta la sua stima per Antonio Conte (definito «il miglior allenatore del mondo») confessando, a corredo, la volontà di cambiare aria".
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