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Con la nuova proprietà prosegue il progetto dell'Inter. Non saranno necessarie cessioni importanti, per quanto riguarda i rinnovi si va avanti con i discorsi già avviati sotto la presidenza di Zhang.
"Oaktree può contare su una squadra, guidata dalla garanzia Marotta, che ha avviato un percorso di autosostenibilità e in quel percorso è pure arrivata a vincere, quindi a generare valore", scrive Libero.
"Le plusvalenze non sono previste nel piano di mercato perché non più necessarie, essendo la proiezione del bilancio 2024/25 in equilibrio. Dovesse arrivare la richiesta, potrebbe essere ceduto a stretto giro un Dumfries, su cui si pensava di valutare le offerte. Di certo non una colonna della rosa che, dopo tanti anni di sacrifici, non è più obbligatorio vendere. L’altra differenza è che Oaktree, in realtà, è già presente nell’Inter dal 2021. Nel momento in cui ha concesso il prestito ha infatti chiesto e ottenuto di in- serire due membri nel Cda del club, due persone (Carlo Marchetti e Amedeo Carassai) che sono al corrente delle operazioni avviate, ad esempio sui rinnovi di Lautaro, Barella e Inzaghi, e dei piani aziendali e sportivi (leggi “nuovo stadio”). Insomma, l’Inter cambia la proprietà ma la proprietà non cambierà l’Inter", aggiunge il quotidiano.
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