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Senza contare gli infortuni e gli impegni europei che portano via tante energie.
L’Inter prima del derby va a Manchester ed è costretta a tornare il giorno dopo perdendo di fatto due giorni per preparare la partita. Mentre il Milan ha giocato in casa. E prima della Juve, l'Inter ha giocato fuori con lo Young Boys avendo anche qui un giorno in meno, con la Juve che ha giocato in casa. Perché a certi livelli sono i dettagli che fanno la differenza.
Perché se vale, vale sempre e non quando fa comodo.
Tra campionato e Champions, tra infortuni e ritardi di condizione di qualcuno, la squadra si sta facendo il suo. Eppure le emergenze valgono solamente per Thiago Motta.
Dovremmo ricordarci sempre che l’Inter non fa mercato dal primo anno di Conte, poi solo operazioni col bilancino. E ritrovarci qui nonostante tutto non è cosa da poco.
Tuttavia questi primi mesi di campionato stanno evidenziando che nell’organico manca almeno un elemento in grado di sparigliare le carte. Un giocatore rapido, veloce e che sappia saltare l’uomo con facilità anche per scardinare le difese avversarie che quando affrontano l’Inter si abbassano e si compattano per ripartire in contropiede. Mancano enormemente dei giocatori così: un esterno da mettere a destra oppure a sinistra manca come l’aria. Anche per far rifiatare Dimarco e Dumfries. E sperare solo nel rientro graduale di Buchanan sarebbe delittuoso.
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