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Come era successo alla Juventus, Antonio Conte ha lasciato in eredità un'Inter capace di fare cose buone anche senza di lui. Di questo parla Riccardo Signori in un articolo sul quotidiano Il Giornale: "È capitato con la Juve rigenerata da Allegri, il Chelsea ha vinto in Europa ma senza Conte, l’Inter sta piacendo e convincendo con Inzaghi alla guida. Se non sono casi, sono perlomeno stravaganti coincidenze. E, dopo oltre un trentennio, torniamo a parlare di Inter dei record, come ai tempi del Trap. Questa ha la faccia meno feroce, ma produce sostanza, qualità e primati".
L'analisi dei numeri parla del percorso della squadra di Conte prima e Inzaghipoi: 103 gol nell'anno solare, 19 partite vinte nel 2021 e se battesse il Torino diventerebbero 20, un primato assoluto. Ci sono poi i numeri che parlano di Calhanoglu uomo assist e recordman europeo di gol dal corner, 5 reti fatte. 12 gol di testa fatti, come nessuno in Europa, 6 vittorie consecutive, 5 senza subire gol e 7 gare su 9 finite con zero reti incassate.
"Occhio all'indizio. Oggi l’Inter ha 43 punti in classifica, gli stessi del Milan capoclassifica nella scorsa stagione, tre in più rispetto a quelli nerazzurri di papà Conte l’anno scorso. Ma date un’occhiata a gol fatti e subiti: qui tutti ad esaltare l’Inter che segna a raffica, sebben contro Cagliari e Salernitana non fosse difficile, ed invece la differenza vera rispetto alla giornata 18 dell’anno passato, punti in classifica a parte, risiede nei gol: quelli subiti. La Nerazzurra, infatti, ha subito 8 (tante) reti in meno e realizzate solo 3 in più. La parola alla difesa. Da qui almeno una vittoria in più ed una sconfitta in meno. Dunque chapeau a Inzaghi e saluti a Conte", conclude il giornalista.
(Fonte: Il Giornale)
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