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Inter, il dott. Volpi: “Soglia 3.000′ per meno infortuni”. 2 proposte: “Campionato a 16 squadre e…”

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Le dichiarazioni dell'ex calciatore e responsabile del dipartimento medico del club nerazzurro, sulla situazione infortuni

Soglia massima: 3.000 minuti. Il dottor Piero Volpi, responsabile del dipartimento medico dell’Inter, ha spiegato il programma di prevenzione per ridurre gli infortuni in una squadra di calcio di alto livello dove i giocatori disputano una media di 65-70 partite all’anno tra club e Nazionale.

Inter, il dott. Volpi: “Soglia 3.000′ per meno infortuni”. 2 proposte: “Campionato a 16 squadre e…”- immagine 2

Il medico dell’Inter è intervenuto nella lezione “Lo stress clinico dello sportivo” presso l’università Liuc di Castellanza, come riporta Tuttosport:


“Questo è il vero segreto per mantenere una squadra più efficiente possibile. In questo modo vengono dosate le forze dei calciatori più utilizzati, mentre quelli meno impiegati non si fanno trovare impreparati dall’intensità della partita. Solo così è possibile attutire gli effetti della riduzione degli allenamenti per squadre costrette a sostenere poche vere sedute a causa degli impegni fittissimi, mettendo in crisi il principio fondamentale, secondo il quale più ti alleni, meno ti infortuni. Ormai sono quasi più frequenti le sedute di scarico”.

Nella scorsa annata sono stati 14 i calciatori nerazzurri con più di 3.000 minuti nelle gambe tra club e Nazionale (in testa Lautaro quasi a quota 4.500) e nove quelli sotto la soglia. L’obiettivo è rendere quest’anno i due gruppi più omogenei.

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Dopo aver proposto con successo il passaggio alle cinque sostituzioni, ora Volpi ha altre due proposte:

“Bisognerebbe tornare a un campionato a 16 squadre, come quando giocavo nel Como. E intervenire sulle finestre delle Nazionali che comportano viaggi e cambi di mano tra allenatore e Ct, sempre delicati per gli atleti”.

Il medico dell’Inter aggiunge poi:

“È chiaro che esiste una divergenza tra esigenze economiche e condizioni migliori per la tutela degli atleti. Ma con i maggiori ricavi legati alla Champions a trentasei squadre le società potranno allargare le rose in modo ammortizzare i rischi degli infortuni”. 

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