Intorcia: “Inter, ecco perché voltare le spalle alla Champions ora è impossibile”

Sulle colonne del Corriere dello Sport, il giornalista Ettore Intorcia commenta il sorteggio di Champions League dell’Inter. Ecco il suo pensiero in vista degli ottavi di finale e non solo. “La proprietà in smart working la scelta l’ha fatta e l’ha dichiarata: scudetto. A costo di sacrificare la Champions? Certamente, forse. Di sicuro non a qualunque costo, nel senso che non ci sarà budget per il mercato di gennaio, o sarà minimo, e dunque Inzaghi e l’area sport dovranno arrangiarsi di conseguenza, valutando l’anticipo della cessione di qualche giovane (Oristanio? Valentin Carboni?) per mettere una toppa sulla fascia destra, dove ora sono ko Dumfries e Cuadrado. Ma Inzaghi e la squadra, a questo punto, cosa preferiscono?

Certi indizi sparsi qua e là, come il turnover adoperato anche contro la Real Sociedad, quando c’era in palio il primo posto nel girone, suggerirebbero una scelta in linea con la visione societaria. Comprensibile, mettendosi nei panni di Simone Inzaghi che insegue il primo scudetto. Impossibile, tuttavia, voltare intenzionalmente le spalle alla Champions: il cammino verso Istanbul non solo ha dato al gruppo nerazzurro identità e consapevolezza ma - numeri alla mano - ha creato le premesse di bilancio per muoversi in un certo modo in estate. Senza Istanbul, insomma, non ci sarebbe la rosa attuale. 

Dopo sedici giornate di campionato, l’Inter ha esattamente gli stessi punti del Napoli di Spalletti (41) ma uno di vantaggio in meno sulla seconda (Juve a -4 oggi, Milan a -5 allora) in uno scenario tuttavia difficilmente paragonabile: la concretezza della Juve - meno attrezzata dei nerazzurri ma con dentro una scintilla che Allegri può trasformare in fuoco - agita di più Lautaro e soci di quanto non abbia fatto il primo ko subito dagli azzurri un anno fa alla 16ª giornata proprio contro l’Inter, alla ripartenza del torneo dopo la pausa Mondiale. 

Un anno fa l’Inter non aveva l’imbarazzo della scelta: al momento di sfidare il Porto negli ottavi, il campionato era bello che andato, secondo posto a -15 dal Napoli. Ora ha due mesi per costruirsi una classifica tale da non dover rinunciare a nulla preparando la sfida al Cholo, non proprio l’avversario più comodo ma nemmeno il più pericoloso. Magari ribaltando la prospettiva del turnover: se certe rotazioni hanno funzionato nel girone di Champions, potrebbero farlo anche in campionato. Persino con Arnautovic e Sanchez”, si legge.

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