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Inutile chiedere se non dai. Kovacic irriconoscibile, occasioni buttate

“Non è piaciuto l’atteggiamento”. Questa frase l’abbiamo sentita e scritta alla fine di Inter – Sampdoria e purtroppo, bisogna ripeterla anche al termine della gara contro il Trapani.  I ragazzi di Mazzarri hanno...

Alessandro De Felice

"Non è piaciuto l'atteggiamento".

Questa frase l'abbiamo sentita e scritta alla fine di Inter - Sampdoria e purtroppo, bisogna ripeterla anche al termine della gara contro il Trapani. 

I ragazzi di Mazzarri hanno dimostrato poco mordente nelle ultime due gare casalinghe e la situazione desta un briciolo di preoccupazione soprattutto perché il tecnico toscano è da sempre famoso per infondere grande cattiveria agonistica ai propri calciatori. Insomma, cosa c'è che non va? Un semplice calo fisiologico?Potrebbe essere, anzi ce lo auguriamo, ma qualche domanda è pur sempre lecito porsela. Troppo facile criticare l'allenatore per lo scarso impiego dei "giovani." E' risaputo che a Mazzarri piace cambiare poco, il tecnico di S.Vincenzo plasma la squadra affidandosi quasi sempre agli stessi 13/14 giocatori. Ma ha torto marcio o possiamo dargli qualche scusante?

Torto o ragione? Di sicuro sarebbe più soddisfacente, per presidente e tifosi, vedere impiegate più risorse umane possibili sul verde rettangolo di gioco. Significherebbe aver speso bene i soldi e aver costruito una squadra vera, composta da 18/19 elementi e non da 13, ( a tal riguardo si è già espresso Thohir) il problema, però, sorge quando ci sono partite come quella di ieri. Ovvero, quando il mister decide di dare la giusta opportunità a chi gioca meno, salvo essere puntualmente deluso con prestazioni al limite dell'accettabile. Andreolli, Kovacic, Wallace, Belfodil, tutti autori di una prestazione normalissima e forse è questo il vero problema. Come diceva qualche settimana fa Allegri: "poi diventa difficile per loro pretendere un posto da titolare, se quando gli viene offerta l'occasione giocano così." Con tutto il rispetto, si giocava contro il Trapani, non contro la detentrice della Champions League. Bisogna mangiarsi l'erba.

Anche Ranocchia, che giovane non è più -prova ne sia la fascia di capitano affidatagli ieri - "stecca" occasioni clamorose per riprendersi il posto da titolare ai danni di Rolando. Allora è naturale chiedersi: "dov'è quella sana cattiveria data dalla voglia di giocare e dimostrare di essere migliori del compagno che in un determinato momento storico primeggia nelle preferenze tecniche del mister? Eppure Mazzarri lo ha sempre detto: "solitamente, tendo sempre a confermare chi mi ha dato risposte importanti nelle partite precedenti." E menomale.