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Juve, due gare per andare avanti. GdS: “Inzaghi faccia bene i calcoli: rotazioni in Supercoppa”

Andrea Della Sala Redattore 
Complice la Supercoppa, battendo Sassuolo stasera e il Lecce nel fine settimana i bianconeri andrebbero avanti all'Inter impegnata a Riad

Questa sera scenderà in campo la Juventus che ospiterà il Sassuolo e, vincendo, potrebbe portarsi a due punti dall'Inter. Poi nel prossimo weekend i nerazzurri saranno impegnati in Supercoppa e la squadra di Allegri potrebbe addirittura passare davanti ai rivali se battesse il Lecce.

"La Juve può uscire dalla schiera dei cacciatori e farsi lepre, per usare la metafora di Beppe Marotta, a.d. dell’Inter. È il più uno di cui si è detto può essere rimpinguato perché in questo periodo il calendario è dalla parte degli juventini. Nella giornata post Arabia, la Juve ospiterà l’Empoli, mentre l’Inter dovrà vedersela con la Fiorentina al Franchi. Chiara la disparità di livello dei contendenti. La Juve giocherà sabato 27, l’Inter domenica 28 ed è possibile che la squadra di Simone Inzaghi viva quelle ore di vigilia a meno quattro dalla Juve, sotto una discreta pressione psicologica. La Fiorentina, per quanto reduce essa stessa dalla campagna d’Arabia, opporrà una resistenza forte e Simone Inzaghi non avrà Calhanoglu, squalificato, un’assenza pericolosa, data la centralità del turco nel gioco interista. Se la Juve vuole vincere lo scudetto, questo è il momento giusto per accumulare un tesoretto di vantaggio da gestire. Lo scontro diretto del 4 febbraio sarà cruciale, ma non decisivo, se la Juve lo affronterà dall’alto. E il programma del turno successivo, tra il 10 e il 12 febbraio, suona un’altra volta pro Allegri: Juve-Udinese e Roma-Inter. Fuori dall’Europa, la Juve ha davanti a sé due mesi di solo campionato, mentre l’Inter si consumerà tra Supercoppa e Champions. In aprile la Juve dovrà fronteggiare le semifinali di Coppa Italia contro la Lazio e se l’Inter non fosse più in Champions, la variabile calendario potrebbe sorridere a Inzaghi, ma oggi aprile è lontano", analizza La Gazzetta dello Sport.

"Non vogliamo mancare di rispetto alla Supercoppa in Arabia Saudita, versione maxi per formato e per montepremi, però Simone Inzaghi deve fare bene i suoi calcoli, decidere quali sono le priorità. Per quello che vale, noi pensiamo che quest’anno l’allenatore dell’Inter non abbia scelta: scudetto e seconda stella o fallimento, a meno di non vincere la Champions. Se fossimo in Inzaghi, faremmo ampie rotazioni venerdì nella semifinale di Supercoppa contro la Lazio, specie in attacco. Inzaghi non può permettersi che Martinez e Thuram si prendano un raffreddore: il via libera al duo di scorta, Arnautovic-Sanchez, non sarebbe scandaloso. Tra difesa e centrocampo, la profondità di rosa è eccellente, migliore di quella juventina. Dal turnover può essere escluso Calhanoglu, squalificato in campionato, tutti gli altri andranno maneggiati e ruotati con cura. Anche perché, di ritorno dall’Arabia, l’Inter dovrà focalizzarsi sugli ottavi di Champions contro l’Atletico Madrid, andata il 20 febbraio a San Siro e ritorno il 13 marzo in Spagna. La Champions non è la Supercoppa italiana, l’Inter finalista nel 2023 dovrà affrontarla al meglio di se stessa. In sintesi, comincia per l’Inter un mese e mezzo cruciale. Se a fine febbraio, dopo il recupero con l’Atalanta previsto per il giorno 28, l’Inter sarà capolista, il più sarà fatto. In caso contrario, Inzaghi dovrà remare non poco per impedire che la squadra finisca nel vortice dell’insicurezza. Allegri di scudetti ne ha già vinti sei e sa come si fa a gestire la tensione propria e a sobillare quella altrui. Inzaghi insegue la prima volta e giusto due anni fa si incartò nella corsa con il Milan, testa a testa in cui era favorito. Non può permettersi il “remake” di quel sorpasso, faccia bene i suoi calcoli", aggiunge Gazzetta.



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