Siamo alle ultime battute del campionato, mancano due giornate per Milan e per l'Inter. Alla squadra di Inzaghi non basterà vincere entrambe le partite, ma dovranno sperare in un passo falso del Milan. Dopo la Supercoppa e la Coppa Italia, vincere anche lo scudetto per Inzaghi, alla prima stagione in nerazzurro, sarebbe il coronamento di un'annata fantastica. Dovesse non arrivare, l'annata del tecnico sarebbe comunque positiva.
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Inter senza scudetto? Inzaghi sa dove guardare: dovrà saper cambiare spartito
L'Inter, secondo La Gazzetta dello Sport, è monotematica e nella prossima stagione dovrà imparare a variare il proprio gioco
"Se perderà lo scudetto, l’Inter saprà dove guardare, al derby di ritorno e a Bologna. Inzaghi si è già interrogato sullo spegnimento di febbraio-marzo. Esaurimento di energie psico-fisiche per eccesso di impegni, tra campionato e Coppe, ha spiegato l’allenatore in pubblico, che nel privato della Pinetina è entrato di sicuro nei dettagli. Qualcosa di specifico deve essere accaduto, non può essere stata soltanto stanchezza", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"L’Inter capeggia molte classifiche di squadra. È prima per gol (78), per tiri in porta (235), per assist (52), per cross (296), per gol di testa (18) e per corner (240). È seconda dietro la Lazio per chilometri percorsi (111,512 di media a gara) ed è seconda nella classifica che più conta, quella dei punti. Una contraddizione che rafforza la percezione comune sull’Inter squadra più forte. Non basta però sommare le migliori individualità per essere sicuri di vincere un campionato. Simone Inzaghi è più giovane di Pioli, ha 46 anni, e la prima annata all’Inter, scudetto o meno, gli sarà utile per crescere ancora, per diventare un allenatore di alto livello, in grado di fronteggiare le pressioni forti di un ambiente esigente. Di suo dovrà metterci qualcosa di nuovo, variare un po’ la sceneggiatura. Se parliamo di tattica e di strategia, l’Inter è monotematica, sempre quello fa, consapevole della forza dei suoi giocatori e sicura che prima o poi quella forza, fisica e tecnica, scolpisca e determini le partite. L’eventuale scudetto come motore di sviluppo. L’Inter in Champions ha vinto a Liverpool, un successo onorifico, però potente, un segnale di competitività da coltivare", questa l'analisi di Gazzetta.
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