- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty
In casa Inter è tempo di riflessioni, specialmente dopo il KO contro la Juventus, il quinto passo falso in campionato: "L'assenza di Romelu Lukaku è un alibi che può tenere (con Big Rom la squadra è ancor facilitata a tenere il baricentro basso) ma - come pure giustamente sottolineato da Inzaghi dopo la sconfitta con la Juve - a Torino i gol sono arrivati per due contropiedi figli di errori individuali (clamoroso quello di Barella sull’1-0 che ha incanalato la partita). Oggi l’allenatore avrà occasione per confrontarsi con i dirigenti e per capire se tutti i giocatori saranno arruolabili per la gara col Bologna (ci sono un paio di acciaccati da valutare) ma, guardando un po’ più lontano, il test vero per capire se l’Inter ha iniziato a invertire la tendenza sarà domenica a Bergamo", rimarca Tuttosport.
I numeri sono impietosi: l'Inter non perdeva così tante partite in avvio di stagione dal 2011-12 con 6 sconfitte in 12 gare ed è un percorso simile al 2016-2017, con 5 KO nelle prime 13 e con 3 allenatori cambiati (De Boer, Pioli e Vecchi) per un settimo posto finale. "Annata, quella attuale, che ricorda l’ultima di Spalletti in panchina (2018/19) quando i ko furono ben nove ma il quinto arrivò alla 21ª giornata. Quella fu una stagione segnata dalla “degradazione” di Icardi e l’uomo di Certaldo fu comunque bravissimo a guidare l’Inter fino al quarto posto. Lo stesso dovrà fare Inzaghi anche perché in ballo ci sono i 60 milioni che garantisce la Champions (57 milioni gli introiti certificati nell’ultimo esercizio di bilancio). Perché è giusto pensare ancora allo scudetto, ma non bisogna perdere lo sguardo dall’obiettivo che garantisce la sopravvivenza economica al club", chiosa il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA