Non un Mondiale esaltante per Lautaro Martinez. L'attaccante, partito titolare, è stato poi sorpassato da Alvarez nelle gerarchie di Scaloni.
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Inter, che Lautaro ritroverà Inzaghi? La finale cambia tutto, ma dal 28 avrà poco tempo
"Lautaro in Qatar ha vissuto ogni sfumatura della folle passione argentina. Dalla disperazione per i gol divorati alla delusione nel vedersi sfilare la sedia da un giovanotto di 22 anni (Julian Alvarez), fino all' esaltazione per un rigore segnato al momento opportuno. Si dice che dal dischetto il Toro tremi un po' troppo e, invece, nel calciare l'ultimo penalty ai quarti contro l'Olanda, è stato un pezzo di ghiaccio. In ogni caso, il fatto che abbia poi visto la semifinale dalla panchina, ammirando la doppietta del compagno-rivale Alvarez, certifica una cosa: non è stato il Mondiale sperato da Lautaro, anche se la finale può ridisegnare il destino. Poi dal 28 l'argentino sarà a Milano, con poco tempo per ritrovare la condizione e nella testa ancora il rumore del Oatar. Il titolare accanto a Lukaku è di diritto lui, ma all'Inter sanno che dopo questa spremuta di emozioni ci vorrà pazienza per rivedere il vero Toro", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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