"Come l'assassino che torna sempre sul luogo del delitto". Questa la definizione di Inzaghi, all'indomani dalla vittoria nella finale di Coppa Italia con la Juve, data dal quotidiano La Stampa. In questo caso un complimento ovviamente perché l'allenatore dell'Inter è riuscito a vincere un altro trofeo, contro la stessa avversaria e nello stesso modo, ai tempi supplementari, dopo una partita intensissima.
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La Stampa – Juve-Inter, Inzaghi come l’assassino che torna sul luogo del delitto
Il tecnico interista ha battuto Allegri in Supercoppa come in Coppa Italia e aveva battuto i bianconeri già nel 2019 con la Lazio
"In una finale di un qualsiasi trofeo, che sia stata Supercoppa o Coppa Italia e si sia allungata fino all'appendice dei tempi supplementari, vince sempre lui e perde sempre Allegri. C’era già un due, maturato nei precedenti episodi di Supercoppa con Lazio e Inter, fino al tre di ieri sera: la bestia nera della Juve, al secondo titolo da interista e alla seconda coccarda personale (la prima con la Lazio nel 2019), ha colpito di nuovo. Come Inzaghino, dalla stagione 1929/1930, nessuno mai: l’ammazza-Juve ha emesso la sua quarta sentenza, cifra mai raggiunta da nessun altro tecnico che ha incrociato la Signora in finale di qualsiasi competizione", si legge. L'unica volta che il mister ha perso contro la Juventus in una finale è stata la Coppa Italia del 2017 quando hanno segnato Dani Alves e Bonucci.
(Fonte: La Stampa)
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