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Se Lautaro ha ripreso a segnare con continuità e sta trascinando l'Inter, chi invece sta affrontando un periodo complicato dal punto di vista realizzativo è Dzeko. "Edin Dzeko non imbuca un gol da un mese e non sarà certo un caso: la mira bosniaca non è la stessa da un bel po’ ormai. Certo, Edin lo trovi sempre nel ventre del gioco, più trequartista che centravanti, ma per cercare reti nerazzurre nelle ultime bollenti settimane si guardi altrove. Soprattutto, si guardi al compagno argentino col 10 addosso: il Toro Lautaro sotto porta incorna decisamente di più rispetto a Edin. Già in passato Dzeko ha comunque vissuto digiuni tanto lunghi a Milano, ma il destino gli mette davanti l’occasione per ritrovare l’appetito: la Coppa Italia può risvegliare i sensi, quasi quanto la rincorsa per lo scudetto. E domani contro la Juve Edin si candida a tornare dall’inizio con Lautaro", spiega La Gazzetta dello Sport.
La stagione Dzeko, dopo aver segnato 7 gol nelle prime 9 di campionato, ha vissuto di fiammate ma senza continuità. I due gol allo Shakhtar sono stati decisivi per il passaggio agli ottavi di Champions ma, dal rientro di Correa, Inzaghi ha aumentato le rotazioni, con il bosniaco finito più volte in panchina. Contro l'Empoli ha giocato una ventina di minuti ma l'ultimo gol è datato 9 aprile contro il Verona. "Ben oltre alla produzione offensiva, il Tucu serve a Simone per orientare la squadra in maniera diversa rispetto a inizio anno: l’ex laziale punta alla porta, produce strappi. Libera energie per pescare Lautaro. Ma le ultime prove deludenti di Correa non invogliano Inzaghi a immaginare ancora una coppia argentina domani all’Olimpico, ed ecco crescere le chance bosniache, nonostante il ballottaggio resterà aperto fino all’ultimo. Dzeko è pur sempre un raffinatissimo regista offensivo e, anche se non servirà per immaginare vertiginose ripartenze, conserva la capacità di aprire il campo e dare assist a Lautaro. La coppia Toro-Edin non ha ancora trovato l’intesa istintiva della Lu-La, ma col tempo ha regalato sensazioni positive pure allo staff interista. Gli ultimi eventi hanno complicato il sogno del bosniaco di vincere il quarto scudetto, che lo farebbe entrare in un ristretto club esclusivo, quello di chi ha strappato un campionato in almeno tre Paesi. Ma aggiungere il secondo trofeo italiano in sette anni dopo la Supercoppa di gennaio renderebbe comunque felice la stagione", racconta il quotidiano.
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