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Domani sera sarà grande sfida a San Siro. Inter e Napoli duellano per il primato, è ancora presto per lo scudetto, però meglio sempre guardare tutti dall'alto. Conte parte avanti, Inzaghi proverà a superarlo, ognuno con le proprie armi.
"Simone Inzaghi e Antonio Conte sono così, colleghi sulla via dello scudetto, ognuno in cerca della propria ricetta per la felicità. Li vedi distanti, caratteri diversamente infiammabili, ma in fondo bruciano della stessa passione. C’è un filo invisibile che li avvicina nel loro rincorrersi: domani a San Siro l’interista dà l’assalto al napoletano che è davanti di un’incollatura e che per molto tempo è stato fantasma ingombrante alla Pinetina. Il tecnico campione in carica e quello pronto a disarcionarlo, il nerazzurro appena salito su una stella contro l’ex che ha sbattuto la porta un attimo dopo il trionfo: sono gli unici con questo titolo in curriculum tra le strade della A, da lunedì il campionato non sarà più lo stesso", scrive La Gazzetta dello Sport.
Solo stampandoselo sul petto qualche mese fa, Simone è riuscito ad allontanare definitivamente i paragoni col predecessore. Ora vuole cogliere l’occasione per il sorpasso restando fedele a se stesso: non inganni il secondo tempo di resistenza con l’Arsenal, nell’ultimo triennio la sua Inter non è stata costruita per aspettare in trincea. Niente ripartenze vorticose come all’epoca di Conte (e Lukaku), ma manovra ricamata e continui scambi di posizione. Mezzali che diventano esterni ed esterni che diventano mezzali, sempre dentro al vecchio elegante vestito. Il 3-5-2 arriva da lontano, dall’epoca di Antonio, è stato restaurato con colpi mirati di scalpello, ma è inciso nella pietra e non sembra modificabile, almeno in partenza.
"Ad Appiano c’è una comitiva felice, ma con nervi meno tesi di un tempo e maggiore autonomia nell’interpretazione del ruolo: l’anima guerriera dello scudetto contiano ha lasciato il posto a un fare più “gentile”, ma non per questo meno efficace. Anzi, l’Inter a immagine e somiglianza di Inzaghi ha entusiasmato vincendo. La sfida di oggi è ritornare a quelle altezze e Simone sa come farsi seguire a modo suo: in questa sfida sia il generale sia il fratello maggiore hanno, infatti, l’affetto sincero di tutta la compagnia", aggiunge il quotidiano.
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