A poche ore dall'attesa finale di Supercoppa tra Napoli e Inter, il Corriere dello Sport analizza nel dettaglio le due squadre
A poche ore dall'attesa finale di Supercoppa tra Napoli e Inter, il Corriere dello Sport analizza nel dettaglio le due squadre. In particolari il quotidiano si concentra sui rispettivi allenatori: Walter Mazzarri e Simone Inzaghi.
"La sua Inter, quella più recente, è la sontuosa dimostrazione d’un football abbagliante, in un’ora e mezza s’è scoperto sommerso di più complimenti che nel triennio. E quando a Mazzarri, dimenticato dal suo mondo, quasi isolato, certo frastornato da esperienze un po’ traumatiche, De Laurentiis ha offerto un altro giro di Walter, il pallone ha rimbalzato con un effetto imprevedibile. 4-3-3 per due mesi, come con lui non s’era mai visto, rimosso per attraversare questa sua seconda Napoli con lealtà verso se stesso".
"Il destino ha voluto che Inzaghi e Mazzarri s’incontrassero in questo bivio che per entrambi sa di futuro, di orizzonti da definire. Napoli-Inter di Riyad si gioca per soldi, ovvio, e però anche per onore, per quell’esuberante aspirazione che alimenta chiunque, Inzaghi & Mazzarri inclusi".
"L’Inter è un pezzo avanti, ha colmato il clamoroso gap della passata stagione dal Napoli (18 punti) e l’ha sistemato ad una distanza quasi irragionevole (20 punti). Il calcio “surreale” con cui Inzaghi ha spostato la Lazio, sistemandola in un angolo con i suoi tormenti, è il fattore, almeno quanto lo è la ricerca di una consapevolezza nel Napoli che sta rimodellandosi a immagine e somiglianza del proprio allenatore".